La Cina plaude alla manovra italiana “Abbiamo fiducia nella vostra economia”
Il ministro degli esteri Yang al collega italiano Terzi: forte interesse cinese all'importazione di prodotti italiani di alta qualità e all'attività delle piccole e medie imprese italiane, come pure ad incoraggiare gli investimenti di imprese cinesi in Italia
Il ministro degli esteri Yang al collega italiano Terzi: forte interesse cinese all'importazione di prodotti italiani di alta qualità e all'attività delle piccole e medie imprese italiane, come pure ad incoraggiare gli investimenti di imprese cinesi in Italia
Roma, 5 dicembre 2011 - "Piena fiducia nella sostenibilità economica dell'Italia, dell'eurozona e dell'Unione europea è stata espressa oggi dal ministro degli Affari esteri della Repubblica Popolare cinese, Yang Jiechi, nell'incontro a margine della Conferenza di Bonn sull'Afghanistan, nel corso del quale il ministro Terzi ha illustrato in dettaglio al collega cinese le misure economiche approvate ieri dal Consiglio dei ministri".
Lo rende noto la Farnesina. Inoltre, "il ministro Yang, nell'esprimere vivo apprezzamento e profonda attenzione per i provvedimenti adottati, ha convenuto con il ministro Terzi sull'importanza di mantenere stretti i rapporti fra i due Paesi e intensificare le relazioni in alcuni settori prioritari, fra cui quello del business-to-business.Il ministro Yang ha ribadito il forte interesse cinese all'importazione di prodotti italiani di alta qualità e all'attività delle piccole e medie imprese italiane, come pure ad incoraggiare gli investimenti di imprese cinesi in Italia.
I due Ministri si sono altresi' detti d'accordo a lavorare per la preparazione della prossima sessione del Comitato intergovernativo Italia-Cina e della commissione economica mista, nonchè sull'approfondimento delle consultazioni fra i due ministeri degli Esteri". Infine, "come rappresentanti di due Paesi membri del G20, i due ministri hanno infine discusso di tematiche relative alla global governance e alle relazioni fra Cina e Unione europea, come pure delle prospettive di riforma del Consiglio di sicurezza dell'Onu