Confucio a Milano, l’istituto compie due anni Gran festa con le star dell’arte cinese
Otto scuole in Italia, trecento nel mondo. La sede meneghina invita tanti artisti cinesi a festeggiare il secondo anniversario della scuola che sta raccogliendo sempre più successo tra i milanesi GUARDA IL VIDEO
Otto scuole in Italia, trecento nel mondo. La sede meneghina invita tanti artisti cinesi a festeggiare il secondo anniversario della scuola che sta raccogliendo sempre più successo tra i milanesi GUARDA IL VIDEO
Sesto San Giovanni, 2 dicembre 2011 - DA SESTO alla Cina, la strada è breve. E lo è da due anni, da quando, cioè, nella sede di Mediazione linguistica e culturale della Statale di Milano è sbarcato l’Istituto Confucio, uno dei trecento centri sparsi in tutto il mondo (otto in Italia) dedicati alla diffusione della lingua e della cultura cinese. Quello di piazza Montanelli ha festeggiato proprio ieri due anni di fondazione e si è regalato un pomeriggio in pieno stile orientale.
Direttamente dal Paese di mezzo, cinque artisti e artigiani pluripremiati hanno catturato l’attenzione dei tanti studenti di cinese presenti alla festa con dimostrazioni di altrettante forme d’arte e artigianato tipiche della tradizione. Dalla calligrafia con il maestro Wang Zihe alla costruzione di aquiloni multicolori a forma di animale dell’artista Lu Tiezhi, dal ritaglio tradizionale della carta in cui specializzata Fu Xiuqing alla pittura ad acquarello del maestro Bi Keqin, fino alla lavorazione della pasta di farina di Peng Xiaoping, in arte proprio Mianren Peng («uomo di farina» Peng).
Sono state le loro performance ad animare un pomeriggio di festa, che ha visto come protagonisti i tanti studenti della facoltà sestese che hanno deciso di dedicare tempo ed energie allo studio di una lingua affascinante e difficile. Ad aprire le danze con i saluti iniziali è stata la direttrice dell’Istituto Confucio Alessandra Lavagnino, docente dell’Università Statale, che ha sottolineato la grande attenzione e il successo che riscuotono le attività del suo centro tra i milanesi. «Se penso a tutte le attività che abbiamo portato avanti in questi due anni sono ottimista. E per il futuro — promette — abbiamo in serbo importanti collaborazioni artistiche con enti teatrali e non solo».
Dopo le formule di rito, i ragazzi si sono divertiti a curiosare tra i diversi stand allestiti nell’aula magna del polo di Mediazione, cercando di carpire i segreti delle tecniche millenarie e cimentandosi nella realizzazione di piccole opere sotto la guida dei cinque super artisti giunti apposta dalla Cina, portando anche qualche dono ai ragazzi.