Al glorioso “Berchet” arriva il mandarino Corsi di cinese aperti a liceali e cittadini
Nella prestigiosa scuola di Milano due appuntamenti settimanali da un’ora e mezza l’uno per un totale di 40 ore, da gennaio ad aprile 2012, con tanto di certificazione finale. Priorità ai liceali, ma ci sono posti per tutti
Nella prestigiosa scuola di Milano due appuntamenti settimanali da un’ora e mezza l’uno per un totale di 40 ore, da gennaio ad aprile 2012, con tanto di certificazione finale. Priorità ai liceali, ma ci sono posti per tutti
di Luca Zorloni (左露 坷)
Milano, 30 novembre 2011 – Sarà una sorta di piccola escursione sui sentieri della lingua cinese, una ricognizione per conoscere i fondamentali e avvicinarsi alla cultura del Paese di Mezzo: con questi obiettivi il Liceo Berchet e l’Istituto Confucio di Milano hanno organizzato un corso base di mandarino, al via a gennaio 2012.
Le lezioni rientrano nell’iniziativa “Il Berchet per Milano”, con cui il liceo classico di via della Commenda vuole qualificarsi come punto di riferimento culturale per la città. Quaranta i posti disponibili, la priorità sarà gli studenti dell’istituto e di altre scuole superiori del capoluogo, poi a cittadini che vogliano cimentarsi con il putonghua (普通话, “lingua comune”, come viene definito il mandarino) in un corso che si articola in due appuntamenti settimanali da un’ora e mezza l’uno per un totale di 40 ore, da gennaio ad aprile 2012, con tanto di certificazione finale.
Gli allievi saranno formati a un livello base, adeguato per sostenere il primo esame di certificazione linguistica cinese: si imparerà a parlare di sé, a presentare la propria famiglia e i propri hobby; a contare e fare acquisti. L’obiettivo è appropriarsi di un pacchetto di 200 vocaboli fondamentali. Inoltre si approfondiranno la cultura, le tradizioni, la calligrafia del Celeste Impero.
Per il preside Innocente Pessina è un “nuovo servizio alla città offerto dal liceo”, che si avvicina al suo ideale “di una scuola con la luce sempre accesa, sempre attiva e frequentata”. Alessandra Lavagnino, docente di lingua e cultura cinese alla Statale di Milano e direttore dell’Istituto Confucio (nato per diffondere la conoscenza di lingua e cultura cinesi nel mondo), descrive il corso come “un particolare mix di contenuti”. “Per noi del Confucio – aggiunge – sarà anche l’occasione per capire che pubblico aggrega, quali sono le motivazioni degli studenti e per impegnarci a realizzare anche progetti simili di più ampio respiro”. Ma sarà un esperimento anche per i prof dell’Istituto, docenti universitari chiamati a tornare dietro le cattedre del liceo: “Siamo pronti a metterci in gioco”.
Il corso, che garantirà crediti formativi agli studenti delle superiori, costa 30 euro più il materiale per i berchettiani, 50 euro per gli altri. La prima campanella suona l’11 gennaio alle 17.30.