Quotidiano.net - China Channel » Senza categoria http://cina.quotidiano.net Notizie dalla Cina in collaborazione con Ningbo Daily Tue, 23 Sep 2014 10:29:02 +0000 en-US hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.2.2 Bo Xilai, il giallocontinua: “Non sarà processatoprima di marzo” http://cina.quotidiano.net/2013/01/28/bo-xilai-il-giallo-continuanon-sara-processatoprima-di-marzo/ http://cina.quotidiano.net/2013/01/28/bo-xilai-il-giallo-continuanon-sara-processatoprima-di-marzo/#comments Mon, 28 Jan 2013 13:48:12 +0000 http://cina.quotidiano.net/?p=11710 Astro nascente della politica cinese, dopo l’espulsione dal partito è detenuto in  un luogo segreto

Pechino, 28 gennaio 2013 – Il processo al deposto dirigente cinese Bo Xilai non comincerà prima del mese di marzo, ha riferito oggi l’agenzia ufficiale cinese, smentendo una notizia di un giornale di Hong Kong che aveva annunciato l’inizio del processo già oggi nella città di Guiyang, dove circa quaranta giornalisti di varie testate erano già arrivati.

Lo stesso tribunale di Guiyang ha negato di accogliere il processo su Bo Xilai. Secondo il quotidiano Global Times il processo si svolgerà solo dopo la sessione annuale prevista per marzo dell’Assemblea nazionale popolare. “Le informazioni sulla data e sul luogo del processo saranno rese note in anticipo ed è inutile lanciarsi in speculazioni”, precisa il Global Times.  Ex membro del Politburo del Partito comunista cinese, Bo Xilai, era anche il sindaco della metropoli di Chongqing, nel sud-ovest della Cina. Astro nascente della politica cinese, si è ritrovato al centro di un enorme scandalo con un intreccio di crimine, denaro e corruzione: una volta deposto, nella primavera 2012, e poi espulso dal Partito nel novembre dello stesso anno, è finito agli arresti in un luogo segreto. La moglie, Gu Kailai, è stata condannata a morte (con la condizionale) ad agosto per l’omicidio di un cittadino britannico.

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中日岛屿问题争端形势严峻峭 http://cina.quotidiano.net/2012/10/05/zhongridaoyuwentizhengduan/ http://cina.quotidiano.net/2012/10/05/zhongridaoyuwentizhengduan/#comments Fri, 05 Oct 2012 11:27:28 +0000 http://cina.quotidiano.net/?p=11153 中日岛屿争端问题日渐加剧。中方表示领土主权问题不容侵犯。

中日钓鱼岛主权争端日益加剧,作为两个重要的世界经济大国,领土问题也使世界经济趋势日见紧张。然而北京和东京两方均无意对岛屿归属的问题上给与妥协和让步。

在中日两国建交四十周年的纪念活动并没使两个实力大国在钓鱼岛问题上达成一致。中国外交部发言人宏雷强调,中国将继续在钓鱼岛附近水域进行巡护勘察工作。

日前,四架中国作战舰驶入钓鱼岛附近海域,对日本右翼私自闯入钓鱼岛非法作业的行动给与回应和抗议。日本右翼行动派曾在数日前擅自登岛,挑衅中方。

中国外交部发言人宏雷提到,日本右翼用擅自登岛的方式多次挑衅中国,挑衅钓鱼岛主权问题的真正目的何在? 尤其是在当下中日两国政府正在积极磋商讨论岛屿问题争端之时? 而日本政府为何对右翼的种种挑衅行为做保留态度,一再姑息?

此次岛屿争端问题不仅是两国承受军事危机,更对两大经济体的经济发展带来巨大影响。中方国家能源和银行领域的主要经济机构已经决定对日本东京采取经济行动。

中日双方均表示,两国各自都很重视经济上的合作和发展,但领土问题不容忽略。 中国更表示希望和平发展,但保卫中国领土完整,主权不容侵犯的宗旨更高于一切。

 

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A Milano dopo il classico Rossiil cognome più diffuso è il cinese Hu http://cina.quotidiano.net/2012/04/16/cina-cognomi-residenti-milano/ http://cina.quotidiano.net/2012/04/16/cina-cognomi-residenti-milano/#comments Mon, 16 Apr 2012 16:34:01 +0000 http://cina.quotidiano.net/?p=4503  

Roma, 15 aprile 2012 – ”Oltre al cognome bisognerebbe vedere anche i nomi, tantissimi avranno nomi italiani e saranno nati a Milano” dice all’ANSA Marco Wong, nato a Bologna nel ’63, presidente onorario di Associna (associazione dei cinesi di seconda generazione), studi al Politecnico di Milano, laurea in telecomunicazioni. Il secondo posto tra i cognomi di Milano, il cinese Hu dopo il classico Rossi e prima del meneghino Brambilla, ”era nell’aria ma non deve spaventare. E’ sì il segno dei tempi ma anche dell’integrazione più bella e giusta quella che è radicata nel territorio, regolata nelle leggi italiane e residente. Capisco chi e’ ancora spaventato ma tutti questi Hu sono cittadini a pieno titolo ed il mutamento in questo senso è da registrarsi positivamente”.

Spiega poi Wong che quello che e’ accaduto a Milano ha anche un’altra spiegazione: ”in Cina i cognomi non sono più di un centinaio, non c’è la fantasia che nei secoli hanno avuto gli italiani. E Hu anche in Asia è tra i primi cinque cognomi cinesi. Il problema piuttosto può essere un altro e in tema di evasione non c’è da scherzare: moltissimi possono essere i casi di omonimia e l’Istat tempo fa aveva anche lanciato l’allarme sui codici fiscali per tutti questi cittadini cinesi dal nome uguale o simile”.

Sta cambiando la presenza cinese in Italia? ”Si decisamente c’è un grande mutamento: ci sono tante persone che decidono di tornare in Cina, tante che vivono a cavallo tra Italia e Cina ma anche una nuova migrazione verso l’Italia da zone del paese che non sono la regione dello Zhejiang che ha rappresentato fino ad oggi l’80%”.

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Prosecco che passione! Ma la bilancia economica pende sempre a favore della Cina http://cina.quotidiano.net/2012/04/16/prosecco-che-passione-ma-la-bilancia-economica-pende-sempre-a-favore-della-cina/ http://cina.quotidiano.net/2012/04/16/prosecco-che-passione-ma-la-bilancia-economica-pende-sempre-a-favore-della-cina/#comments Mon, 16 Apr 2012 11:15:30 +0000 http://cina.quotidiano.net/?p=4462  

  

I nuovi ricchi del paese con la più forte crescita economica al mondo si confermano essere delle buone forchette: le esportazioni verso la Cina di prodotti alimentari di pregio made in Italy viaggiano a gonfie vele, ma non riescono a superare quelle dei semilavorati agricoli cinesi.

Roma, 16 aprile 2012 –  L’alimentare italiano conquista le tavole cinesi, con un aumento delle esportazioni made in Italy del 36,6%, che trainano l’export di settore nel mondo (+12,7% di cui +9,9% Ue, +19,1% extra Ue): è quanto emerge da un’analisi Coldiretti sui dati Istat del commercio estero a febbraio.

Lo scorso anno, sottolinea l’associazione agricola, le importazioni di made in Italy alimentare in Cina sono cresciute del 30% rispetto al 2010, per un valore di 248 milioni di euro.

I cinesi sembrano apprezzare particolarmente vini e spumanti: nel 2011 le esportazioni di vino sono cresciute del 63%; addirittura più che triplicato (+235%) l’acquisto di spumante (7,6 milioni di bottiglie), in particolare Prosecco.

Cresce anche il gradimento del cibo italiano, soprattutto nella fascia di consumatori più abbienti (2,7 milioni di persone con oltre 600 mila euro di patrimonio personale): nel 2011 l’export di olio d’oliva è aumentato del 4%, quello dei dolci del 20%, quello della pasta del 60%, dei formaggi del 42%.

La bilancia commerciale agroalimentare risulta tuttavia ancora fortemente sbilanciata a favore della Cina, che ha esportato nel 2011 prodotti per 589 milioni di euro, più che doppio di quello italiano, e in aumento del 18%. Dal Paese, precisa Coldiretti, giungono in Italia soprattutto concentrato di pomodoro, aglio, semilavorati di frutta e verdura e legumi secchi. Per riequilibrare i rapporti, conclude l’associazione, è “necessario rimuovere le barriere commerciali ancora presenti in Cina”, in particolare quelle di tipo fitosanitario.

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Apple premia una cinese per i 25 miliardi di appIncognita Proview per il debutto dell’iPad 3 http://cina.quotidiano.net/2012/03/12/apple-25-miliardi-app-scaricate-premio-cina-proview-ipad/ http://cina.quotidiano.net/2012/03/12/apple-25-miliardi-app-scaricate-premio-cina-proview-ipad/#comments Mon, 12 Mar 2012 12:01:18 +0000 http://cina.quotidiano.net/?p=3839  

In Cina una ragazza cinese si è aggiudicata 10mila dollari di dowload gratis dall’iTunes Store. Lei, neofita della mela, confessa: “Credevo fosse una bufala”. E nel frattempo si allungano ombre giudiziarie sull’arrivo del nuovo tablet a Hong Kong a causa del contenzioso con cui la società cinese rivendica la paternità del marchio iPad

di Luca Zorloni  (左 露珂)

Pechino, 12 marzo 2012 – Venticinque miliardi di app scaricate. Su iTunes è tempesta di download. E la mela non poteva non premiare la fedeltà dei suoi clienti. Come? Regalando una “fidaty card” del valore di 10mila dollari di applicazioni gratis all’utente che si fosse accaparrato l’applicazione numero 25 miliardi. Vince Fu Chunli, dalla città di Qingdao. Acquistando il gioco “Dov’è la mia acqua?”, la ragazza cinese si è trovata tra le mani una vena aurifera.

E dire che di tutti i figli dell’ex Celeste Impero, dove gli aggeggi della mela sono riveriti con un culto che sfiora il fanatismo, Chunli non è certo quella che lo “meritava” di più. Al giornale locale, il Qingdao Evening Post, ha spiegato di non essere un’appassionata di Apple e di aver comprato un iPhone solo un mese fa. Del quale peraltro non ha ancora capito appieno il funzionamento. Una neofita, insomma, neanche troppo convita. Ma il 5 marzo arriva la chiamata della fortuna: “Hai vinto tu”. “Quando mi hanno notificato la vincita pensavo fosse una bufala”, ha dichiarato. Aveva appena investito 0,99 centesimi per un videogame targato Disney e in cambio riceveva migliaia di bigliettoni. Un affarone. Di cui però lei non sapeva niente. Così, credendo che lo staff di Apple Cina stesse scherzando, ha chiuso loro la telefonata in faccia.

L’ha convinta solo una mail di congratulazioni da Cupertino. E ai piani alti del colosso californiano messaggi simili girano tra i dirigenti dell’iTunes Store: “Abbiamo portato la vendita di app ha un nuovo importante traguardo”. Dal lancio, avvenuto nella metà del 2008, a oggi le applicazioni per iPhone, iPad e iPod touch hanno registrato una costante crescita dei download: a gennaio 2011, delle 550mila disponibili, ne erano state scaricate dieci milioni.

E la società di Steve Jobs si prepara a posare una nuova pietra miliare: il lancio dell’iPad 3, che debutterà ad Hong Kong il prossimo 19 marzo. Al di qua della Grande Muraglia è già conto alla rovescia per la vendita del tablet di ultima generazioni e le autorità hanno acceso un faro sugli Apple Store e sulle misure di sicurezza per scongiurare le scene apocalittiche che il 13 gennaio scorso hanno contraddistinto la vendita dell’iPhone 4S, sospesa per due settimane in Cina proprio a causa dei disordini che si erano scatenati fuori dalle vetrine della mela.

Ma per Apple non è spigolatura da risolvere con il Dragone. L’agenda di Cupertino prevede un approfondimento delle condizioni di lavoro degli operai Foxconn, il più grande centro di produzione al mondo di aggeggi elettronici targati casa Jobs, finito al centro di una bufera mediatica per le rivelazioni choc di alcuni operai, e la risoluzione del contenzioso con Proview, la società di Hong Kong che rivendica la paternità del marchio iPad.

Ed è la proprio la controversia legale la maggiore incognita legata allo sbarco della nuova versione del tablet al di qua della Grande Muraglia. A poche ore dall’annuncio dell’arrivo di iPad 3 in Cina (inizialmente fissata il 16 marzo, come nel resto mondo, e posticipata all’ultimo di tre giorni, ndr) Proview ha inviato una lettera a tutti i fornitori e rivenditori dei prodotti Apple minacciando “misure severe” nel caso in cui non bloccheranno la vendita, lo stoccaggio e la spedizione dell’apparecchio. “Chiunque continui a farlo, violerà intenzionalmente i diritti di copyright e l’azienda adotterà le misure più severe mediante le vie legali”. Proview rivendica la proprietà del marchio, registrato dal 2001, e ha già ottenuto ragione con una sentenza di primo grado dal tribunale di Guangzhou. L’appello sarà discusso nelle prossime settimane, ma il colosso cinese è sull’orlo del fallimento e i suoi creditori mirano a mettere le mani sulla causa con Apple per portare a casa 1,6 miliardi di dollari di danni che Proview avrebbe chiesto alla dirigenza Cupertino. Loro sì che sanno giocare con la mela. Fu Chunli e i suoi 10mila verdoni di vincita in confronto sono dei principianti.

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Un anno record per il Museo Nazionale della Cina Oltre 50 mostre e 41 milioni di visitatori http://cina.quotidiano.net/2012/03/04/un-anno-record-per-il-museo-nazionale-della-cina-oltre-50-mostre-e-41-milioni-di-visitatori/ http://cina.quotidiano.net/2012/03/04/un-anno-record-per-il-museo-nazionale-della-cina-oltre-50-mostre-e-41-milioni-di-visitatori/#comments Sun, 04 Mar 2012 11:51:28 +0000 http://cina.quotidiano.net/?p=3680

Pechino, 4 marzo 2012 – Oltre 1 milione di oggetti antichi sono tornati nel nuovissimo Museo Nazionale della Cina, dopo una grande operazione di restauro. Il polo museale, che ha riaperto i battenti un anno fa, ha già raggiunto numeri da record: in dodici mesi sono state organizzate oltre 50 mostre e i visitatori, tra cinesi e stranieri, sono stati 41 milioni. Il Museo Nazionale della Cina è il più grande museo al mondo. Si estende per una superficie di 200mila metri quadrati ed è articolato in 48 sale, dove sono conservati 1,2 milioni di reperti.

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Imprenditori in fuga per sfuggire ai debiti Frontiere e aeroporti sotto stretta sorveglianza http://cina.quotidiano.net/2011/12/09/imprenditori-in-fuga-per-sfuggire-ai-debiti-frontiere-e-aeroporti-sotto-stretta-sorveglianza/ http://cina.quotidiano.net/2011/12/09/imprenditori-in-fuga-per-sfuggire-ai-debiti-frontiere-e-aeroporti-sotto-stretta-sorveglianza/#comments Fri, 09 Dec 2011 18:02:01 +0000 http://cina.quotidiano.net/?p=1435

Si rendono irreperibili, fanno sparire le loro tracce da un giorno all’altro. Le autorità cinesi sono state costrette a diramare “liste nere” negli aeroporti e a chiedere la collaborazione dei governi stranieri

Shanghai, 8 dicembre 2011 – Manager e imprenditori privati che fuggono all’estero perche’ sommersi dai debiti e incapaci di ripagare mutui o prestiti usurai. Il fenomeno, come segnala la stampa locale cinese, sembra in notevole crescita in Cina dove soprattutto piccoli e medi imprenditori schiacciati dalla diminuzione degli ordini e dall’aumento del costo delle materie e della forza lavoro, in diversi casi non trovano altra soluzione che lasciare il paese, rifugiandosi in Europa o piu’ spesso negli Stati Uniti.

Di recente gli aeroporti cinesi e tutti gli altri punti di frontiera hanno ricevuto una lista che contiene i nomi di tutti i manager e gli imprenditori a cui, per motivi di insolvenza economica, non e’ consentito lasciare la Cina.

Il governo di Pechino chiede anche la collaborazione dei governi stranieri affinche’ agevolino il rimpatrio di coloro che siano eventualmente gia’ usciti al fine di recuperare le somme dovute.

Il fenomeno della ”fuga” degli imprenditori ha avuto inizio nella citta’ orientale di Wenzhou, dove si calcola che i responsabili di almeno 80 aziende si siano resi irreperibili, ma si e’ ora esteso anche ad altre zone come la provincia dello Zhejiang e alcune aree della Mongolia Interna. Intanto, per cercare una soluzione concreta al problema, Pechino sta anche cercando di siglare nuovi trattati di estradizione. Secondo le stime, tra il 1999 e il 2009 sono almeno 10.000 i funzionari e gli imprenditori fuggiti in Europa o negli Stati Uniti portando con se’ circa 650 miliardi di yuan (circa 65 milioni di euro) ottenuti con tangenti o sottrazione di fondi statali

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La Cinain bilicosulle atomiche iraniane“Teherandeve collaborare” http://cina.quotidiano.net/2011/11/12/la-cinain-bilicosulle-atomiche-iraniane/ http://cina.quotidiano.net/2011/11/12/la-cinain-bilicosulle-atomiche-iraniane/#comments Sat, 12 Nov 2011 12:31:24 +0000 http://cina.quotidiano.net/?p=781 La Cina in bilico sulle atomiche iraniane, da BLOG NOTES di Roberto Baldini

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